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CONCERTO A PALAZZO PIGNANO 12 LUGLIO Fontanile Lunetto

LA SINFONIA DELL’ACQUA: CONCERTO DI CHIUSURA A PALAZZO PIGNANO, SERA DEL 12 LUGLIO.

 

La serie dei concerti de “LA SINFONIA DELL’ACQUA” si è chiusa con un appuntamento organizzato in mezzo ai prati, accanto al Tormo e a suoi fontanili; a pochissima distanza dalla bella e antica pieve di Palazzo Pignano. Un contesto che ha reso evidente lo scopo dell’iniziativa: quello di far conoscere i luoghi campestri che costituiscono ancora la peculiarità del paesaggio locale, oltre che una preziosa risorsa ecologica.

Ospitati in un’area coltivata a prato, di proprietà dell’Istituto Sostentamento del Clero e condotta dal sig. Stefano Poletti (gli organizzatori ringraziano entrambi per la disponibilità), i partecipanti si sono recati a piedi o in bicicletta sul luogo dell’evento. Qualcuno ha voluto rinfrescarsi direttamente nell’acqua del fontanile Lunetto, adiacente l’area del concerto. Dopo gli onori di casa del sindaco Rosolino Bertoni e del Corpo Bandistico di Pandino, l’appuntamento musicale è stato affidato a un duo di musicisti cremaschi, costituito dai fratelli Filippo e Giacomo Ravasio, entrambi al violoncello. Papà Ravasio, affermato musicista, ha presentato brevemente i brani musicali che progressivamente sono stati offerti al pubblico intervenuto- e non ha mancato di sottolineare l’ottima acustica della location.

Brani noti e meno noti del repertorio classico (Bach, Haendel,…) ma anche moderno (Piazzolla, Cipriani, Morricone…) sono stati eseguiti con grazia dai giovanissimi musicisti, per terminare con un pezzo scritto per due violoncelli dallo stesso Filippo Ravasio.

Tra le due parti del concerto ha preso la parola il dr. Franco Lavezzi, funzionario del settore Ambiente della Provincia di Cremona che conosce bene il territorio del parco del Tormo. Molto sinteticamente il dr. Lavezzi ha fatto notare la conformazione geologica del sito in cui si era collocati: la scarpatella ai piedi della strada che dalla pieve porta a Cascine Gandini, e lo stesso nome del fontanile (Lunetto) suggeriscono che l’area fa parte di un’antica ansa del Tormo (a sua volta collocato nell’antica ampia valle dell’Adda). Il Tormo è fiume perché i suoi fontanili, tutti di pianura, gli assicurano un regime perenne. Per trovare qualcosa di simile occorre guardare al Fiuli, con i fiumi Cormor e Stella, anch’essi composti da acque risorgive. Solo in acque come queste oggi si può riscontrare ancora la fauna endemica della Pianura Padana, quasi ovunque soppiantata da specie esotiche e alloctone. Il Tormo e i suoi fontanili costituiscono pertanto una rara ricchezza ambientale. Oggi è però messa in pericolo soprattutto dall’attività che tradizionalmente ha protetto questo ecosistema: l’agricoltura moderna oggi tende a distruggere i prati a favore del mais, impoverendo enormemente il patrimonio ambientale della zona (e in effetti, osservando le coltivazioni circostanti, ci si sentiva assediati dal mais… la stessa riva opposta del Tormo è interamente coltivata a mais fin sulla sponda, in barba alle direttive europee e regionali che dispongono di mantenere una distanza minima tra le coltivazioni e il ciglio delle acque come il Tormo…ndr). Ammirevole, ha concluso Lavezzi, l’intento degli amministratori dei comuni del Tormo, che costituendo anni fa un parco hanno testimoniato di voler conservare questa qualità ambientale. Il gradevole concerto è ripreso mentre il sole iniziava a calare allungando le ombre sul prato, che sempre più liberava i profumi di erba e di terra, nel fresco crescente della sera.

Al termine del concerto il consueto rinfresco, offerto a tutti gli intervenuti dal Comune ospitante. La serie 2019 dei concerti si è conclusa, ma con il desiderio di continuare la riscoperta delle campagne locali e la conoscenza dei fontanili: fenomeno peculiare di una fascia limitata di pianura, che – ricordava Lavezzi- con l’invenzione delle ‘marcite’ ha meritato l’ammirazione anche di Carlo Cattaneo per i prati cremonesi , “verdeggianti anche d’inverno”… (tagli d’erba anche nei mesi invernali, miglior cibo per gli allevamenti bovini, miglior latte e migliori formaggi: la tradizionale economia della zona si è sviluppata grazie allo sfruttamento delle acque risorgive).

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