Prima tappa al fontanile Tinella, a Nosadello di Pandino (vicino a dove la strada sovrappassa il canale Vacchelli, che è stato co-protagonista di questo ciclo di lezioni). Un'ampia testa di fontanile che ha permesso di osservare diverse tipologie di captazione della falda: tini di cemento, tubi metallici; ma anche di riconoscere in qualche punto l'affiorare della falda stessa attraverso il ghiaino del fondo. Ferrari ha ricordato l'abilità e l'intuizione dei 'pozzari', nel riuscire a non 'bucare' la lente di argilla sottostante alla testa dei fontanili. E' stata l'occasione per osservare la vegetazione delle rive (che è stata integrata alcuni anni fa in un intervento di riqualificazione) e per ricordare la necessità di una costante manutenzione, se si vuole che un fontanile (prodotto di un'azione antropica) resti attivo; in caso contrario, la vegetazione si riprenderebbe il suo spazio modificando anche la condizione delle acque, con un progressivo interrimento della fonte.
Seconda tappa al lunghissimo fontanile Del Pret, che si trova al confine tra Spino d'Adda e Pandino, a nord del canale Vacchelli. Il fontanile è stato oggetto anni fa di un recupero concordato tra i due Comuni e i numerosi proprietari, e ha goduto di un finanziamento europeo. Anche associazioni di volontariato vi erano state coinvolte, per le successive manutenzioni. L'ex presidente del parco del Tormo Romana Camoli, partecipante all'escursione, ha potuto descrivere sinteticamente l'articolata esperienza amministrativa del progetto, concordato anche con la Provincia di Cremona all'interno di un più ampio progetto di 'Green-Way'; progetto che ha consentito anche il completamento della stessa ciclabile Spino-Pandino percorsa dal gruppo poco prima. Il brano di campagna che il gruppo ha attraversato, dirigendosi dal paese di Spino verso Gradella, ha rivelato che ancora esistono paesaggi agricoli di pregio, che permettono di percepire i dislivelli della pianura, la varietà delle coltivazioni, la permanenza di filari e siepi.
Terza e ultima tappa al fontanile Moja (Gradella) della roggia Gradella, nel bel borgo (inserito nei 'Borghi più belli d'Italia') che oggi è frazione di Pandino ma che vanta origini ben più antiche del capoluogo. Stavolta si è osservato l'impatto della subordinazione del fontanile alle prepotenze dell'urbanizzazione dell'insediamento, poco compatibili con le esigenze della naturalità – nonostante il suono ottimista della voce di un rospo smeraldino, che Ferrari ha invitato a riconoscere. Uno sguardo all'interno della bella chiesa di Gradella ha concluso l'escursione.
A Valerio Ferrari va il ringraziamento del presidente Signoroni e dell'intera Commissione di gestione del PLIS del Tormo, per avere valorizzato con grande competenza le caratteristiche ambientali del territorio, suscitando nei partecipanti un sempre maggiore interesse verso le sue peculiarità storiche e paesaggistiche.