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Caratteristiche

Il territorio del Parco, nel suo complesso, interessa un'area di pianura dove emergono ancora evidenti i segni dell'antica orografia rappresentata in questo caso dalle scarpate morfologiche del Fiume Adda, mentre la parte di territorio compresa tra il fiume e la scarpata principale è stata modificata nel corso dei secoli dall'uomo, che vi ha apportato materiali e ha bonificato i terreni introducendo numerose coltivazioni.

La caratteristica principale del Parco è però dovuta all'estesa rete idrografica del Fiume Tormo  e di numerosi altri corsi d'acqua di risorgiva che, partendo a nord dal Comune di Arzago d'Adda con il fontanile d'origine (Roggia Murata), sfocia a sud, ad Abbadia Cerreto, nel Fiume Adda, individuando un ben preciso e omogeneo territorio irriguo.

I fontanili sono la caratteristica che accompagna il fiume per tutta la sua lunghezza, basti considerare che il Fiume Tormo, lungo solamente circa 28 Km., interessa una rete idrografica di ben 166 km, tra cui molti fontanili,  che viene compresa all'interno del territorio del Parco.

Questo nuovo Parco riveste, nella sua complessità, una notevole importanza come possibile nodo di congiunzione di corridoi ecologici, collegandosi al Parco Adda Sud nella sua parte più meridionale, al Plis del Moso e al Parco del Fiume Serio nel territorio cremasco. Potenziale collegamento è anche quello con il PLIS della Gera d’Adda. E' da segnalare che il Parco è attraversato dal Canale Vacchelli, già dotato di pista ciclabile di rilevanza interprovinciale e che  collega il Fiume Adda al Fiume Oglio, attraversando anche il Moso e il fiume Serio).

Si allegano due dei Quaderni dell'Ecomuseo della Provincia di Cremona riguardanti temi specifici del Parco del Tormo: il Quaderno n. 4, dedicato ai prati del pandimasco e il Quaderno n.3, dedicato ad uno dei luoghi più pregnanti del parco: la frazione San Rocco in territorio di Dovera.