In principio era l'acqua: ed è proprio l'acqua pura dei fontanili che, dalla sorgente alla foce, defluisce da secoli nel fiume Tormo a favorire, già oltre mille anni fa, l'insediamento di popolazioni che ci hanno lasciato testimonianze artistiche di grande rilievo ancora oggi ben conservate e offerte a quel turismo “minore” che sa apprezzare le eccellenze "nascoste" di questa campagna lombarda .
Partendo da Nord, a pochi chilometri dal confine del Parco, il Santuario della Beata Vergine di Caravaggio del XV° sec., meta ogni anno di migliaia di fedeli provenienti da ogni parte d'Italia e non solo. Qui l'acqua risorgiva del Sacro Fonte è tuttora limpida testimonianza dell'apparizione della Vergine.
Nell'area parco, Arzago d' Adda, antico comune della storica “Gera d'Adda” dove il fiume Tormo nasce da un fontanile ed inizia il suo percorso verso Agnadello lambendo i resti della famosa Battaglia del 1509 vinta dai francesi sui veneziani.
Quindi Pandino dove, fra boschi e corsi d'acqua, Barnabò Visconti e Regina della Scala edificarono nel XIV° sec. il Castello Visconteo, dimora di caccia, pregevole esempio d' arte del periodo, ancora oggi molto ben conservato. A poco distanza Gradella, borgo rurale inserito nei Borghi d'Italia. Poco oltre, la Pieve di San Martino a Palazzo Pignano, bellissima costruzione romanica del sec. XII°, eretta su una basilica paleocristiana del V° sec.
A Monte Cremasco, la cappella della Madonna delle Assi conferma la secolare venerazione alla Vergine degli abitanti di questa parte della Lombardia.
A Dovera è possibile visitare il Santuario della Madonna del Pilastrello, esempio gotico medioevale del XV° sec. e l’oratorio di San Rocco con dipinti di Callisto Piazza. Oltre Crespiatica, in frazione Tormo, Villa Cavezzali Gabba del 1840,dalle belle linee neoclassiche. A Corte Palasio la chiesa Parrocchiale di Santa Maria Bambina sec. XV° e Palazzo Trivulzio del XVI° sec. Al confine sud del parco, dove il fiume Tormo richiama le sue limpide acque e si getta nel fiume Adda, l'Abbazia di Abbadia Cerreto del XI° sec., pregevole testimonianza della presenza laboriosa dei monaci benedettini e cistercensi, protagonisti anche della grande bonifica a tutta la zona paludosa circostante.
Il Parco del Fiume Tormo rappresenta un territorio interessante, che ancora bene coniuga natura, storia, arte e religione, offrendo al turista l'opportunità di immergersi, anche in bicicletta, dalla primavera all'autunno, in luoghi ricchi di testimonianze antiche, dove il lento scorrere del fiume e le limpide acque dei molti e rigogliosi fontanili, fanno da scenario a questo tutelato paesaggio rurale che ancora oggi sa far vivere e conservare la forte tradizione agricola che da secoli caratterizza la zona. In futuro il Parco vedrà consolidarsi la valorizzazione del patrimonio ambientale territoriale e la ri-creazione di aree boschive che richiamino il passato di questo territorio ricco di vegetazio ne e di acque risorgive. Sarà inoltre ampliata l'offerta di percorsi ciclo pedonali al fine di favorirne la fruibilità ed il collegamento con parchi limitrofi.
“E dobbiamo girare, guardare, aver cura del patrimonio di questa nostra terra, perché se non avremo cura noi della nostra terra, chi mai ne avrà in vece nostra?” L.J.Bonomi